Lombalgia fisioterapia palermo

Il ruolo della tecarterapia nella lombalgia

La tecarterapia ha un ruolo chiave nei percorsi terapeutici che mirano alla cura del più comune mal di schiena (e di gran parte delle patologie della colonna lombare), percorsi terapeutici in cui può essere associata ad altre terapie fisiche, terapia manuale, idrochinesiterapia, rieducazione funzionale ed esercizio terapeutico guidato in fisiopalestra e/o in sala posturale. 

Il mal di schiena o lombalgia è un termine generico con cui si definisce un dolore nella parte bassa della colonna vertebrale, la zona lombare, le cui cause possono essere molteplici.

L’applicazione della tecarterapia dipende dalla causa da cui origina la lombalgia, e in genere mira a rimuovere lo stato infiammatorio e il dolore per consentire al paziente di approcciarsi senza dolore alle successive fasi terapeutiche. La scelta degli elettrodi, capacitivo o resistivo, delle loro dimensioni, e delle frequenze e dei tempi di applicazione, dipende dalla specifica area anatomica da trattare, dalla profondità della stessa, dalla sua grandezza/estensione, dallo stadio della patologia infiammatoria e dalle condizioni del paziente. Per questo è importante che il terapista valuti il paziente in prima seduta e che non si approcci ad esso soltanto sulla base di un’indicazione generica medico-specialistica di tecarterapia. 

È opportuno sottolineare che la tecarterapia, effettuata come prestazione indipendente dal percorso terapeutico, non cura il mal di schiena, ma ne può alleviare, in maniera non duratura, i sintomi specialmente in termini di dolore e irradiazione del dolore.

Cos’è la tecarterapia? 

La Tecarterapia è la tecnologia più versatile nell’ambito delle terapie fisiche e strumentali. L’acronimo TECAR indica un trasferimento energetico capacitivo e resistivo. La tecarterapia è un dispositivo che frutta la radiofrequenza applicata al tessuto biologico a frequenze comprese tra 300Hz e 1MHz, senza generare contrazione muscolare; è un elettromedicale che combina l’elettroterapia con la diatermia, l’applicazione ai tessuti biologici del campo elettromagnetico generato si traduce in calore modulabile sulla base della fase terapeutica, della resistività dei tessuti, della specificità di trattamento (gli elettrodi di nuova generazione consentono di cedere energia durante la rieducazione funzionale e durante l’esercizio terapeutico). La vasodilatazione ottenuta dal calore generato dall’applicazione della tecarterapia provoca un aumento degli scambi di sostanze favorendo il drenaggio del sito infiammatorio e l’afflusso di cellule deputate ai processi riparativi. Il percorso della corrente ad alta frequenza e il campo elettromagnetico creato sono determinati dalla posizione degli elettrodi (capacitivo, resistivo e piastra di ritorno), in modo controllato dal terapista, e dalla composizione corporea del paziente. 

La Tecarterapia per particolari possibilità di applicazione a differenza di altre tecnologie nell’ambito della termoterapia, permette di essere applicata anche negli stati patologici acuti, ma per farlo è necessaria una formazione specifica che si basa sulla conoscenza delle molteplici modalità di utilizzo della tecarterapia, sulla conoscenza delle patologie e delle diverse fasi di trattamento, nonché sulla capacità di discernere sulla base della soggettività del paziente (condizioni morfo-strutturali, composizione corporea, patologie concomitanti).  

La tecarterapia è un elettromedicale estremamente dipendente dalle capacità dell’operatore che deve essere formato e qualificato per poterla erogare. Inoltre, la sua applicazione prevede che vengano adottate delle misure di sicurezza specifiche ai sensi delle vigenti norme di legge.