
La spalla del pallanuotista
La pallanuoto è lo sport in cui la spalla è il distretto corporeo che più va incontro a traumi con conseguenti ripercussioni su ossa, muscoli, tendini e legamenti.
Quali sono le criticità che espongono un pallanuotista a frequenti infortuni di spalla?
➔ la scarsa stabilizzazione della spalla stessa sui gradi più ostici (overhead).
➔ rapporto forza scapolo toracica/ CORE STABILITY. Non avendo nella pallanuoto appoggio podalico, l’atleta spesso non riesce ad avere un buon controllo del gesto tecnico come il tiro in porta o lungo passaggio.
➔ Agente esterno come atleta avversario che può rimanere aggrappato ad un arto avversario durante l’esecuzione del lancio.
I muscoli stabilizzatori della scapola e della spalla sono fondamentali per la buona esecuzione del gesto sport specifico ed un loro deficit funzionale può essere responsabile del dolore alla spalla così come lo scarso controllo del core può generare sovraccarico delle strutture citate prima.
Ecco che all’atleta verrà temporaneamente dato lo STOP agli allenamenti intensi di squadra e verrà preso in carico dalla nostra equipe multidisciplinare.
Per gestire al meglio gli infortuni negli sportivi la regola generale ci impone di agire tempestivamente, ancora di più nel caso di sportivi professionisti, come i pallanuotisti del Telimar Palermo, società sportiva di cui noi siamo partner tecnico.
È fondamentale quindi la rapida presa in carico dell’atleta dapprima sottoponendolo a visita fisiatrica – ortopedica per avere una diagnosi di precisione, anche attraverso l’integrazione con esami strumentali come l’ecografia.
Le strutture anatomiche che più spesso vanno incontro a sofferenza sono quelle del sovraspinato e del cercine glenoideo, soprattutto nel movimento ai gradi estremi di abduzione ed extrarotazione.
Una volta inquadrata la problematica, l’atleta viene avviato al percorso terapeutico personalizzato ed organizzato in fasi terapeutiche. Utilizzeremo terapie fisiche (scegliendo tra tecarterapia, laserterapia, sistema super induttivo, etc) in associazione alla terapia manuale, per ridurre compensi ed infiammazioni sviluppati nel corso dell’attività sportiva. Successivamente proseguiremo il nostro percorso in fisiopalestra, dove verrà analizzato il gesto sport specifico oggettivando lo stato di salute del paziente attraverso dei test di valutazione al fine anche di individuare con esattezza cosa scatena il dolore (il processo nocicettivo) durante l’esecuzione del gesto atletico.
Una volta raggiunti gli obiettivi, il pallanuotista verrà reinserito gradualmente in squadra, successivamente ad un’attenta visita di chiusura infortunio, e il suo “return to play” verrà gestito dalla cooperazione tra fisioterapista, preparatore fisico ed allenatore.
Articolo del Dott. Ruggero Giunta