legamento crociato anteriore fisioterapia palermo

Lesione del Legamento Crociato anteriore tra fisioterapia e chirurgia

Cos’è il legamento crociato anteriore?

Il legamento crociato anteriore (LCA) è uno tra i quattro legamenti più importanti del ginocchio, e insieme al legamento crociato posteriore (LCP) ha la funzione di stabilizzare l’articolazione del ginocchio, evitando lo spostamento anteriore della tibia rispetto al femore. 

Le lesioni a carico del LCA possono essere causate sia da traumi diretti (es. incidenti stradali) che indiretti che causano rotazioni forzate (ad esempio durante cambi di direzione repentina) o eccessiva estensione del ginocchio (l’atleta che, dopo un salto, atterra con il ginocchio in iperestensione). Il meccanismo di lesione più frequente è il movimento involontario di valgo-rotazione-esterna mentre il piede è fisso al suolo. Gli sport in cui sono più frequenti questi meccanismi traumatici sono il calcio, lo sci e la pallacanestro.

La lesione (totale o parziale) del legamento crociato anteriore si manifesta con dolore moderato o intenso nell’immediato post infortunio (tale da interrompere nella maggior parte dei casi l’attività sportiva), con difficoltà nella deambulazione (sensazione di cedimento del ginocchio) e presenza di calore e gonfiore nei giorni subito successivi al trauma.

Se ho subito lesione del lca devo necessariamente operarmi?

Per rispondere a questa domanda è fondamentale una premessa: affidarsi alle corrette figure specialistiche e con il giusto timing fa la differenza nel recupero dalle lesioni a carico del LCA. 

’errore più frequente è l’approccio ‘fai da te ’ in cui nei giorni successivi ad un infortunio il paziente si sottopone a RMN (risonanza magnetica nucleare) e a volte (non sempre) si reca dallo specialista per essere indirizzato al percorso di cura e riabilitazione. Spesso questa RMN vi darà falsi negativi e quindi vi porterà a diagnosi non esatte.

Le prime figure professionali da contattare sono il fisiatra e/o l’ortopedico che intervengono per il corretto inquadramento diagnostico tramite test clinici (Test di Lachman; Jerk test; Test del cassetto anteriore) e vi indirizzano alla prima fase riabilitativa in attesa di poter integrare la valutazione clinica con quella radiologica.

Alla prima visita specialistica segue quindi la prima fase fisioterapica volta alla riduzione dell’infiammazione, del gonfiore e quindi del dolore. L’obiettivo di questa fase è riportare l’articolazione alla sua fisiologia e successivamente procedere con indagini strumentali più accurate (RMN) per valutare l’entità della lesione.

Lo specialista quindi vi indicherà se procedere con trattamento conservativo (fisioterapia), o se sottoporvi ad intervento chirurgico. La scelta della tipologia di trattamento è condizionata da alcuni fattori, tra cui età del paziente, richiesta funzionale (ad esempio attività sportiva professionistica) e stile di vita.

L’importanza della fisioterapia nelle lesioni del legamento crociato anteriore 

Nelle lesioni di crociato anteriore la fisioterapia è una scelta fondamentale, a prescindere dalla tipologia di trattamento che ne seguirà. Perché?

  • La fisioterapia interviene nella prima fase ‘algica’, per ripristinare la corretta fisiologia articolare;
  • la fisioterapia pre-operatoria prepara (fisicamente e mentalmente) il paziente non solo all’eventuale operazione ma al percorso terapeutico che dovrà effettuare subito dopo, riducendo notevolmente i tempi di recupero post-chirurgici;
  • la fisioterapia pre e post-intervento passa dal recupero dell’articolarità e del tono-trofismo muscolare fino ad arrivare alla riatletizzazione (elemento fondamentale per evitare ricadute);
  • Ogni fase riabilitativa è monitorata attraverso test funzionali (es. test isocinetico) indispensabili per la quantificazione del recupero e per il ritorno, in sicurezza, all’attività sport-lavoro specifica;
  • la fisioterapia è PREVENZIONE, non solo di recidive, ma anche di infortuni a carico del ginocchio controlaterale e/o a carico di tutte quelle articolazioni, che soprattutto nel caso di soggetti sportivi, sono continuamente sottoposte a stress meccanici e microtraumi che nel tempo necessitano di interventi specialistici.