Qual è l’età giusta per andare dal cardiologo?
Scopriamo insieme l’importanza della
prevenzione cardiovascolare
Quando pensare a una prima visita cardiologica? Questa è una domanda che molte persone si pongono, soprattutto in assenza di sintomi evidenti. La risposta degli specialisti è chiara: se non ci sono segnali clinici che compaiono prima è opportuno iniziare i controlli cardiologici intorno ai 40 anni.
La prevenzione è infatti il primo passo per proteggere la salute del cuore e ridurre il rischio di eventi cardiovascolari futuri.
La visita cardiologica: il primo strumento di prevenzione
La visita cardiologica non è un semplice controllo, ma una valutazione clinica completa.
Gli elementi fondamentali sono:
- Anamnesi: raccolta approfondita della storia clinica e familiare del paziente, con attenzione a fattori di rischio ereditari e legati allo stile di vita.
- Esame obiettivo: valutazione dello stato di salute generale con particolare attenzione all’apparato cardiovascolare.
- Elettrocardiogramma (ECG): utile per individuare eventuali alterazioni del ritmo o della conduzione cardiaca.
- Misurazione della pressione arteriosa: fondamentale per escludere o monitorare l’ipertensione.
- Ecocardiogramma: oggi considerato un esame indispensabile, non più solo “accessorio”.
Fornisce informazioni dettagliate sulla morfologia e sulla funzione del cuore, completando
la valutazione cardiologica.
Fattori di rischio cardiovascolare
Nella prevenzione cardiovascolare è essenziale distinguere tra fattori di rischio modificabili e non modificabili.
Fattori di rischio non modificabili
- familiarità e predisposizione genetica,
- età,
- sesso.
Fattori di rischio modificabili
- fumo,
- alimentazione scorretta,
- sedentarietà,
- stress cronico,
- ipertensione,
- diabete e altre patologie concomitanti.
Agire sui fattori modificabili è possibile e rappresenta il modo più efficace per ridurre la probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari.
Conclusioni
La visita cardiologica a partire dai 40 anni è un passo fondamentale per la prevenzione, anche in assenza di sintomi. Attraverso anamnesi, valutazione clinica, esami strumentali ed ecocardiogramma, è possibile individuare precocemente eventuali alterazioni e ridurre il rischio di eventi cardiovascolari.
La prevenzione non significa soltanto sottoporsi a controlli periodici, ma anche adottare uno stile di vita sano: smettere di fumare, seguire una dieta equilibrata, praticare attività fisica regolare e tenere sotto controllo pressione e glicemia sono strategie concrete ed efficaci per proteggere la salute del cuore.
Dott. Sergio Mantia
